Monte Viglio, descrizione da Wikipedia

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view post Posted on 18/2/2007, 23:01

Padre Gran Sasso, Madre Majella

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Monte Viglio
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Il Monte Viglio (2156 m) è la cima più elevata dei Monti Càntari.

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MONTE VIGLIO DAL MONTE CREPACUORE

Ubicato fra Lazio ed Abruzzo, a cavallo fra la provincia di Frosinone e quella dell'Aquila, confina a nord con i Cantari, ad est con la Val Roveto, a sud con il Monte Pratiglio e ad ovest con la Val Granara (su cui si affaccia con il precipite versante occidentale).

Questo monte si trova nella porzione centro-settentrionale della catena dei Monti Càntari. Dalla cima è possibile osservare un magnifico panorama sul bacino del Fúcino sulla Ciociaria e sui Monti Simbruini. Talvolta, negli anni più fortunati, sono presenti dei piccoli nevai intorno al camino del M.te Viglio.

Nevai del Monte Viglio

Sul Monte Viglio, negli anni più fortunati, si trovano alcuni piccoli nevai, ubicati sotto un piccolo camino (una via di arrampicata alpinistica che sale in un canalino di roccia) sito sulla cresta nord. Sono nevai estesi al massimo due metri quadrati, nella zona più riparata e meno battuta dal vento; nel 2004 e nel 2005 questi nevai (due da due metri quadrati) riuscirono a sopravvivere alla stagiona estiva, giungendo così all'inverno con 1 metro di spessore circa. Altri nevai si possono riscontrare alle pendici della cresta Nord, ma non sono stati segnalati dal 1984 come nevai perenni.


Vie Di Salita

La catena dei Monti Càntari ha una lunghezza molto limitata, estendendosi per poco più di dieci km dal comprensorio di Campo Staffi a quello di Campo Catino. Buona parte di questa estensione è occupata dal territorio del Monte Viglio.

Le vie normali di salita procedono da nord oppure da sud, cioè lungo i crinali. Nel primo caso, cioè nella scalata da nord (Valico della Serra - Fonte della Moscosa) si procede dopo la fonte fino alla Madonnina di Monte Piano (1838 m), oppure direttamente verso i Cantari, una serie di cime senza nome (1992 m, 2050 m, 2088 m, 2103 m). Di qui, si ridiscende a una sella fra l'ultimo dei Cantari ed il Gendarme del Viglio (2113 m), superato il quale non resta che scalare l'ultimo tratto fino alla vetta (2156 m). D'inverno questo percorso presenta difficoltà alpinistiche. Nella sella fra i Cantari e il Gendarme, verso la Val Roveto, vi sono cornici di neve da cui bisogna tenersi a distanza di sicurezza e che possono risultare insidiose in caso di nebbia; sotto la vetta, da nord, si formano cornici anche molto affilate, che sporgono pericolosamente stavolta verso la Val Granara, affacciandosi su antichi circhi glaciali. Lo stesso passaggio del Gendarme richiede molta cautela, in quanto è notevolmente esposto; può risultare troppo rischioso in caso di neve fresca senza tenuta (d'altro canto aggirarlo potrebbe risultare, oltre che faticoso, ugualmente se non più pericoloso). Infine sulle pendici del Monte Piano vi sono grotte di origine carsica che, nella stagione invernale, potrebbero anche trasformarsi in una sorta di trappola.

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VEDUTA DI MONTE VIGLIO

Da sud (Campo Catino - Monte Femmina Morta - Monte Pratiglio) il Viglio presenta un altro genere di difficoltà. Richiede, infatti, il superamento di un percorso molto lungo e coperto per buona parte dal bosco. Soprattutto al ritorno la direzione da seguire può risultare incerta perché il sentiero, ancora in anni recenti (2003), risultava segnato in maniera insufficiente (segni sbiaditi, radi). Comunque, il percorso da sud procede da Campo Catino al Monte Crepacure (1997 m), quindi al Monte Femmina Morta (1720 m); superata questa montagna, il sentiero discende rapidamente e si inoltra nella faggeta; procede a lungo fino a piegare ad ovest e risalire al Monte Pratiglio (1884 m) e, infine, alla vetta del Viglio. Da Campo Catino si può cogliere, in un bel colpo d'occhio, quasi tutta l'estensione del percorso.

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MONTE CREPACUORE E MONTE VIGLIO SULLO SFONDO

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CRESTA E MONTE VIGLIO


È anche possibile compiere la traversata completa dei Monti Càntari, da Campo Catino al Valico della Serra S. Antonio, ma in questo caso conviene prevedere una organizzazione logistica ad hoc che consenta di trovare un veicolo alla fine del percorso per poter tornare in auto dall'altra parte della catena. In ogni caso una traversata del genere richiede un buon allenamento e un'intera giornata di cammino.

Esistono anche altre vie - alpinistiche - che salgono direttamente dalla Val Granara o anche dalla Valle di Roveto, ma risultano piuttosto pericolose d'inverno, a causa del rischio di valanghe, i cui segni sono ben visibili e piuttosto impressionanti (ad esempio nella faggeta della Valle Fura, sul versante occidentale della montagna). Queste vie vanno affrontate con grande cognizione di causa e studiate con cura.

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Viglio"

Edited by - Fabrizio - - 18/2/2007, 23:35
 
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Marcotersigni
view post Posted on 19/2/2007, 20:01




Sono stato sul Monte Viglio, l'escursione è stata davvero impegnativa nell'ultimo tratto... La consiglo... Panorami spettacolari!
 
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vlk4r0
view post Posted on 11/3/2007, 11:14




"I nevai del Monte viglio" è una voce fatta da me, presto posterò delle foto.
 
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2 replies since 18/2/2007, 23:01   2397 views
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