MONTI ERNICIMONTI ERNICI DA GOOGLE EARTH
I Monti Ernici sono una catena montuosa del sub-Appennino laziale, che si estende in direzione Est-Ovest ed è delimitata a Nord dalla valle dell’Aniene, ad Est dalla valle del Liri, a Sud ed a Ovest, dalla valle del Cosa e del Sacco. Costituiscono con il loro spartiacque il confine naturale tra il Lazio (nord-Ciociaria) e l'Abruzzo con versanti conseguentemente esposti ad ovest (più articolati e meno ripidi) e ad est (più diretti e ripidi).
Le cime sono alte mediamente 2000 metri, la più alta è quella del Monte Passeggio (2064 m) seguito dal Pizzo Deta (2041 m), Monte Fragara (2006 m) e Monte Ginepro (2004 m) costituenti nel loro insieme il massiccio meridionale (Gruppo Pratelle - Prato di Campoli).
CATENA DEI MONTI ERNICI , Panorama da Monte Serra Comune , FOTO DI FRANCESCO
http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=319Il massiccio settentrionale (Campocatino - Monna - Rotonaria) si presenta più continuo nei crinali formando un'unica lunga dorsale che da Campocatino (1800 m) culmina con il Monte Pozzotello (1995 m), Monte Ortara (1900 m), Monte Monna (1952 m), Monte Fanfilli (1952 m) e Monte Rotonaria (1750 m).
Ai piedi degli Ernici si sviluppano i seguenti comuni: Alatri, Acuto, Anagni, Collepardo, Fiuggi, Guarcino, Piglio, Torre Cajetani, Trivigliano, Veroli e Vico nel Lazio sul versante laziale; Balsorano, Morino e San Vincenzo Valle Roveto sul versante abruzzese.
MONTI ERNICI DA ALATRI , foto di Luca Bellincioni , tratta da
http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=231Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Monti_Ernici"
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I MONTI ERNICIGeografia, morfologia e climaI Monti Ernici sono una catena montuosa del sub-appennino centrale e costituiscono con il loro spartiacque il confine naturale tra il Lazio (nord-Ciociaria) e l'Abruzzo con versanti conseguentemente esposti ad ovest (più articolati e meno ripidi) e ad est (più diretti e ripidi).
Le cime sono alte mediamente 2000 metri, la più alta è quella del Monte Passeggio (2064) seguito dal Pizzo Deta (2041), Monte Fragara (2006) e Monte Ginepro (2004) costituenti nel loro insieme il massiccio meridionale (Gruppo Pratelle - Prato di Campoli).
26.12.2006 - Pizzo Deta dalla vetta del Monte Ginepro , Foto di Francesco tratta da :
http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=279PRATO DI CAMPOLI DAL PESCHIO DEL BRIGANTE. FOTO DI FRANCERSCO TRATTA DA
http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=80PRATO DI CAMPOLI, LA COSTA DEI FIORI E MONTE FRAGARA. FOTO TRATTA DA
http://www.montiernici.it/IL GRUPPO DELLE PRATELLE CON M.GINEPRO E M.PASSEGGIO VISTO AD EST DALLA CIMA DEL M.ROTONARIA , FOTO TRATTA DA
http://www.montiernici.it/ Il massiccio settentrionale (Campocatino - Monna - Rotonaria) si presenta più continuo nei crinali formando un'unica lunga dorsale che da Campocatino (1800) culmina con il Monte Pozzotello (1995), Monte Crepacuore (1997), Monte Ortara (1900), Monte Monna (1952), Monte Fanfilli (1952) e Monte Rotonaria (1750).
MONTE ROTONARIA . FONTE :
http://www.montiernici.it/MONTE MONNA, FOTO TRATTA DA
http://www.montiernici.it/Per l'influenza di più climi, continentale-balcanico da est e oceanico mediterraneo da ovest, non è possibile definire una situazione climatica precisa se non individuare i vari mesoclimi territoriali dipendenti dall'esposizione dei versanti (più di dipendenza mediterranea quelli ad ovest e prettamente continentali quelli abruzzesi) e condizioni microclimatiche ed edafiche determinate dall'intersezione ed esposizione delle vallate, dalle formazioni geologiche e tettoniche e dalla natura geo-chimica e idrologica dei suoli.
Geologia e TettonicaI Monti Ernici iniziarono la loro emersione dovuta a movimenti tettonici nel periodo TRIASSICO (circa 230 milioni di anni fa). Ciò può essere verificato dalla presenza di numerosi lamellibranchi fossili (conchiglie coniche dette Rudiste) distribuiti a diverse altitudini e facilmente osservabili all'inizio del sentiero Campocatino - Monna.
Foto scattata a Campo Catino/Monte Agnello da Francesco tratta da
http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=245In generale si tratta di un massiccio CALCAREO - DOLOMITICO costituito in prevalenza da rocce calcaree affioranti e da evidenti fenomeni carsici. Unica eccezione di anomalia geologica è una porzione della dorsale centrale (Valle dell'Inferno - Monte Prato) che presenta "lastroni" affioranti totalmente costituiti da PUDDINGHE (agglomerati che si presentano come un impasto di pietruzze più o meno arrotondate).
Nell'orizzonte montano inferiore (fascia Vico nel Lazio - Trisulti) possono essere trovati piccolissimi giacimenti di Limonite (minerale ferroso), Bauxite e i resti di una miniera di asfalto unica attività mineraria della zona nei pressi della Certosa di Trisulti e che ora è utilizzata per la coltura di funghi.
Nella zona pianeggiante e collinare che man mano si estende verso ovest la natura sempre carsica e calcarea del suolo e spesso interrotta da arenarie, sabbie e argille torbiditiche e, particolarmente interessante, il "Cono di Tecchiena" (la montagnola conica che sovrasta il castello di Tecchiena o Grangia) che, secondo alcuni autori, pare rappresenti il residuo di un'esplosione vulcanica.
Estratto da
http://www.apicolturaonline.it/ernici.htmEdited by - Fabrizio - - 29/10/2008, 18:13