| Il percorso dei monti Sartorius è agevole, ricavato da un'antica traccia usata dai pastori che permette di scoprire gli apparati eruttivi ed il più esteso bosco di betulla dell'Etna, una delle numerose specie endemiche siciliane. Tuttavia, sebbene nelle relazioni il percorso sia segnato con punti di osservazione nelle relazioni, nella mia visita non ho trovato nulla, nè tabelle nè altro, a parte le indicazioni dell'inizio sulla strada. Comunque, seguendo il solo percorso dei Sartorius, non è possibile perdersi, ed oltretutto è molto frequentato. L'itinerario inizia 1 km. prima del rifugio Citelli. Oltrepassata la sbarra forestale, il primo tratto è caratterizzato dalla betulla dell'Etna, dal tronco candido. Si lasciano le betulle per la radura di graminacee ,in cui si distinguono i ciuffi di festuca e poa, due disgregatrici del suolo lavico, ma anche astragalo e tanaceto. Dinanzi ci sono gli apparati dei monti Sartorius, con una portata eruttiva che fu di 100 milioni di metri cubi di lava.
La pista prosegue aggirando i crateri da sinistra. Si possono rinvenire bombe vulcaniche, alcune di grosse dimensioni, che spiccano nel deserto nero, espulse dagli apparati eruttivi nel corso delle esplosioni. A occidente spicca l'imponente cono di Monte Frumento delle Concazze, uno dei crateri avventizi più grandi dell'intero comprensiorio etneo, colonizzato nelle basse pendici dalla betulla e dai pini larici. Spicca il contrasto fra il terreno vulcanico,all'apparenza inospitale, e le forme di vita che lo colonizzano : la betulla dalla corteccia bianca, le spighe di poa e festuca,i muschi ed i licheni che si fissano alle pietre. Ci si inoltra nel bosco di betulle, denominata in siciliano "vituddi". Questa specie, tipica dei climi del nord, sull'Etna si è diversificata dando vita ad una specie endemica adattandosi a condizioni di caldo e freddo estremi. In questo versante beneficia di un microclima ideale. Nel bosco spiccano pure le ginestre dell'Etna, altro endemismo,ed i pini larici. Lasciato il bosco il percorso prosegue sulla radura brulla attorno ai crateri. Il campo lavico dell'eruzione del 1865 copre 8 km. quadrati,mentre le lave, dalla forma spigolosa,hanno uno spessore di circa 12 metri. Sul terreno sabbioso si notano le specie vegetali tipiche del piano montano etneo : la camomilla dell'Etna,la saponaria sicula,il romice. Si può notare il volo del codirosso spazzacamino e del culbianco.
Dal percorso panoramico sulla cresta dei monti Sartorius, la visuale è ampia. Ad est il Mar Jonio, a nord i monti Peloritani in cui si slancia Rocca Novara, mentre guardando l'area sommitale svetta monte Frumento delle Concazze, e dietro, i Pizzi Deneri, che raggiungono quota 2847m. e nascondono alla vista la vera vetta dell'Etna, i crateri sommitali e nello specifico quello di nord-est. Verso sud invece si scorge il rifugio Citelli, costruito su un antico cono avventizio, e la Serra delle Concazze che cinge la sottostante valle del Bove.
Volendo invece proseguire verso monte Frumento, bisogna camminare lungo i sentieri di cresta dei monti Sartorius verso ovest, in un saliscendi continuo che pare terminare presso una piana, proprio alle pendici di monte Frumento. Si prende e si risale, anche tra cespugli, il cratere spento attaccando il pendio sulla destra e seguendolo poi verso sinistra una volta arrivati in cresta, fino alla vetta. Da qui si può riscendere liberamente vista la visuale completamente libera sia verso il rifugio Citelli, che tornare indietro verso i monti Sartorius, oppure , come ho fatto io, piegare verso nord in direzione di un vallone di betulle, poi di pino laricio, che porta ad un parcheggio opposto rispetto al rifugio Citelli, dal lato nord dei monti Sartorius. Da qui seguendo la strada asfaltata, si torna al punto di partenza.
COME RAGGIUNGERE IL SENTIERO : Dall'autostrada Messina - Catania, bisogna uscire a Giarre, poi prendere per Milo, quindi Fornazzo, e proseguire prendendo la strada Mareneve. Dopo molti km si incontra il bivio che conduce a destra a piano Provenzano, mentre a sinistra al Rifugio Citelli, dove termina la strada. Si può parcheggiare al rifugio oppure presso l'inizio del sentiero, ben segnalato dal cartello sulla destra.
DISLIVELLO : Si parte da quota 1660m. , il dislivello è di soli 100m. per il percorso turistico dei monti Sartorius, adatto anche ai bambini, mentre è di 500m. se si vuole raggiungere anche monte Frumento delle Concazze
Edited by - Fabrizio - - 14/1/2018, 10:33
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