LE DUNE DI PINETO.
Il litorale di Pineto è costituito da una fascia lunga e stretta che presenta ancora, in alcuni punti, caratteristiche naturali con specie protette. La sua costituzione attuale, come in quasi tutte le zone Adriatiche, è stata fortemente condizionata dalle bonifiche e dalla costruzione della Strada Consolare Marittima (Statale Adriatica attuale) e dalla ferrovia nel corso del 1800. Queste opere hanno distrutto la vegetazione dunale originaria e le paludi retrostanti inondate periodicamente dalle piene dei fossi che scendono dalle zone collinari limitrofe.
In tempi successivi, dal 1923 agli anni 70, furono impiantate le varie fasce di pinete a Pinus pinea e Pinus halepensis, mentre dagli anni '50, tramite progressiva rinaturalizzazione, si è ricostituito un cordone dunale parallelamente alla linea di costa, nella zona antistante le pinete.
Paradossalmente le infrastrutture stradali e ferroviarie, in un primo periodo hanno protetto la zona costiera dall'urbanizzazione, limitando gli accessi al mare. Un fenomeno simile si era verificato anche nella costa teatina, dove prima della dismissione, era la ferrovia a scoraggiare la speculazione edilizia.
Attualmente invece, la situazione si è invertita ed è in costante peggioramento, nonostante le misure di protezione e la riserva marina antistante istituita. La crescente speculazione edilizia sta interessando sia le zone collinari retrostanti che ovviamente quelle costiere, favorita da una crescente pressione turistica che impatta negativamente su tutto l'ecosistema dunale. Nei mesi estivi, centinaia di auto affollano i parcheggi, specialmente in zona Torre di Cerrano, ed il calpestio dei bagnanti, unito all'accesso sregolato di mezzi motorizzati sull'arenile, minacciano costantemente la flora e la fauna dunale. A questi fattori, si è unita purtroppo negli ultimi anni, l'ingressione marina, dovuta all'innalzamento del livello del mare.
Le mareggiate hanno eroso ripetutamente la duna, e questa azione è stata senza dubbio favorita negli anni, anche dagli sbarramenti costieri dei frangiflutti, dei porti turistici, e delle dighe lungo il corso del fiume Vomano, che hanno inevitabilmente alterato il trasporto solido di sabbia e ciottoli necessari per il ripascimento naturale.
Il litorale di Pineto va dal confine con Silvi, posto qualche centinaio di metri a sud della torre di Cerrano, fino alla foce del fiume Vomano a nord, dividendosi in due tratti diversi in quanto a composizione floristica e morfologia della spiaggia. Il tratto settentrionale dal centro abitato alla foce del Vomano è di spiaggia ciottolosa dovuti agli apporti fluviali, con ancora alcune aree di campi incolti retrostanti la spiaggia, e oltrepassate la ferrovia e la statale adriatica, vi è una fascia collinare ancora piuttosto integra, mentre quello meridionale, che analizzeremo in questa passeggiata, presenta spiaggia sabbiosa con la tipica vegetazione psammofila specializzata a vivere in questi ambienti.
Nei 2 km. prospicienti la Torre di Cerrano troviamo la duna più conservata, mentre procedento verso nord essa diviene frammentata tra gli insediamenti balneari, dove le uniche specie e piccoli tratti dunali si trovano presso gli ormeggi delle barche e nelle zone dove non arriva la pulizia meccanica dell'arenile per la fruizione turistica.
Quest'area dal 2004 al 2006 è stata oggetto di un progetto di rinaturalizzazione per favorire la ricolonizzazione naturale delle specie psammofile, apponendo una doppia recinzione in pali di castagno e cordone, nonchè pannelli illustrativi degli interventi,delle specie, per favorire la sensibilizzazione dei visitatori e della cittadinanza.
Il clima è di tipo mediterraneo, caratterizzato da aridità estiva e da un regime pluviometrio con un massimo in inverno ed un minimo in estate. I venti domninanti sono di provenienza meridionale (scirocco) in inverno, mentre in estate sono di provenienza settentrionale (tramontana) a regime di brezza prevalente. Il fitoclima appartiene alla regione bioclimatica mediterranea, con un termotipo mesomediterraneo medio.
FLORA.
La spiaggia percorsa, lunga circa 2 km, è caratterizzata nella porzione a ridosso della pineta artificiale, da una duna ricca di specie vegetali e di elementi faunistici tipici e di rilevante importanza.
Il rilievo sabbioso ospita ancora specie psammofile e macroinvertebrati in graduale scomparsa ovunque dalle coste italiane. Nell'area della torre di Cerrano si estende una duna con ampie popolazioni di agropiro (Elytrigia juncea) ed ammofila (Calamagrostis arenaria). Vi si possono rilevare, oltre alle specie più comuni, il raro vilucchio marittimo (Calystegia soldanella), il giglio di mare (Pancratium maritimum) e l'euforbia delle spiagge (Euphorbia peplis). Da segnalare lo zafferanetto di Rolli (Romulea rollii).
Tra le associazioni da segnalare ci sono la Sileno coloratae-Vulpietum membranaceae e l'Abrosio coronopifoliae-Lophochloetum pubescentis caratterizzanti le dune mobili più elevate dominate dalla Calamagrostis arenaria, Echinophora spinosa (finocchio litorale), Eryngium matitimum (eringio marittimo), Medicago marina (erba medica marina), Silene colorata, Vulpia membranacea (paleo delle spiagge) , Ambrosia coronopifolia e Lophochloa pubescens (paleo pubescente). Spesso in queste fitocenosi si insediano anche Pseudorlaja pumila, Lotus creticus (ginestrino delle spiagge) e Oenothera adriatica.
Gli habitat natura 2000 presenti sono :
- CAKILETEA MARITIMAE - Vegetazione annua dele linee di deposito marine
- AMMOPHILETEA - Dune mobili embrionali
- Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria (dune bianche)
- HELIANTHEMETEA GUTTATI - Dune con prati dei Brachypodietalia
e vegetazione annua
- Dune con prati dei Malcomietalia
FAUNA
In tutta l'area e generalmente nella porzione occupata dalle dune embrionali, nidifica il Fratino (Charadrius alexandrinus), piccolo e sempre più raro uccello migratore. Nell'area esistono ben 353 taxa classificati di invertebrati dunali, di cui 127 Coleoptera, 35 Hymenoptera e 28 Heteroptera.
Tra i macroinvertebrati di novevole interesse delle Dune di Pineto, riportiamo.
- Lamprinodes pictus
- Myrmoecia rigida
- Dimorphopterus doriate
- Saprinus aegialus
- Anthicus axillaris
- Polimerus asperulae
- Geocoris pallidipennis
- Piesma salsolae
- Hyppocaccus crassipes
- Smicromyrme ruficollis
- Aporinellus sexmaculatus
FONTI :
Le regine delle dune, Adriano De Ascentiis
Progetto di rinaturazione delle dune di Pineto
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Fabrizio Sulli, su Flickr
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LE DUNE PRESSO LA TORRE DI CERRANO CON ABBONDANTE FIORITURA DI LOTUS CRETICUS
Edited by - Fabrizio - - 15/1/2021, 20:33